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Note biografiche
Pietro Prini nasce a Belgirate (Verbania) sul Lago Maggiore nel 1915.
Dopo la maturità classica, arriva a Pavia nel 1937 grazie a un concorso che gli assegna un posto gratuito all'Almo Collegio Borromeo. Compie i suoi studi universitari presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Pavia, conseguendo nel 1941 la laurea in Filosofia con una tesi su Il problema dell'essere e delle categorie nella Teosofia di Antonio Rosmini, elaborata sotto la guida di Michele Federico Sciacca, che nel 1938 aveva sostituito Adolfo Levi, suo apprezzato maestro del pensiero antico.
Trascorre a Pavia gli ultimi due anni di guerra (dal dicembre del 1943 all'agosto del 1945) come ricoverato presso l'ospedale militare ricavato nei locali dello stesso Almo Collegio Borromeo. La degenza cui è costretto gli consente tuttavia sia di accedere alla biblioteca interna, grazie alla disponibilità dell'allora rettore Cesare Angelini, sia di mantenere una fitta rete di collaborazione con la Resistenza, divulgando pericolosi appelli clandestini, come l'invito ai cattedratici dell'università perché non giurassero fedeltà alla Repubblica di Salò, o inviando partite di coperte, materiali sanitari e medicinali ai partigiani dell'Oltrepo e delle colline del Verbano.
Dopo la guerra insegna al Liceo Classico D'Oria ed al Liceo scientifico Gaslini di Genova.
Nel 1950, grazie a una borsa di studio del Ministero degli Esteri, trascorre a Parigi nove mesi, durante i quali entra in contatto con Jean Wahl, René Le Senne, Louis Lavelle e, soprattutto, Gabriel Marcel. Da questa esperienza nasce un ampio saggio, Gabriel Marcel e la metodologia dell'inverificabile, apparso nel 1950 con una prefazione dello stesso Marcel. Il filosofo francese riteneva che l'opera dedicatagli da Prini contenesse le pagine che più profondamente erano penetrate nel suo pensiero. Il testo è ancora oggi un punto di riferimento per lo studio di Marcel.
Dopo aver conseguito la libera docenza in Filosofia Teoretica nel 1951, diviene Incaricato di Storia della Filosofia Antica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Genova dal 1953 al 1959. Dal 1953 al 1961 riveste un incarico di Filosofia Morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Perugia. Nella medesima Università di Perugia assume la cattedra di Filosofia Teoretica, dopo aver vinto il relativo concorso nel 1961.
Nel 1964 viene chiamato a Roma come professore ordinario a coprire la cattedra di Storia della Filosofia nella Facoltà di Magistero dell'Università La Sapienza, carica mantenuta sino al 1985 e per la quale è stato docente emerito.
In quegli anni in qualità di esperto di problemi educativi viene chiamato a dirigere il "Centro Europeo dell'Educazione" nella Villa Falconieri di Frascati e alla presidenza del Centro Didattico della Scuola Elementare. Membro della commissione d'indagine sui problemi della scuola italiana, rappresenta l'Italia alla conferenza di Tokyo sulla scuola primaria in Asia ed è invitato a Mosca dall'UNESCO, presso l'Istituto di Pedagogia.
Nel 1969 gli viene conferita la direzione della "Scuola di Perfezionamento in Filosofia e di Preparazione all'Insegnamento Filosofico".
Nel 1970 fonda la rivista "Proteus" che accoglie anche i contributi degli annuali Incontri Internazionali "Il mondo di domani", sotto la presidenza dello stesso Prini.
Nel 1980 viene nominato, dal Governo Italiano e dall'UNESCO, presidente della XVI Esposizione di Arte, scienza e cultura, "Firenze e la Toscana dei Medici nell'Europa del '500", svoltasi a Firenze da marzo a giugno dello stesso anno.
Rimasto legato alla sua terra d'origine, sulle sponde del Lago Maggiore promuove importanti iniziative culturali, in particolare studi e convegni sul Manzoni e il Rosmini.
Nel 1982 istituisce il "Premio Internazionale di Poesia Guido Gozzano", svoltosi in Belgirate sino alla venticinquesima edizione, da lui presieduto, fonte di richiamo di personalità di spicco della cultura italiana, cui si è affiancato dal 1991 il concorso giornalistico "Giuseppe Mugnai".
Dal 1994 al 1997 entra a far parte della "Consulta Qualità" della Rai TV, presieduta dall'amico Jader Jacobelli.
Nel dicembre del 2004 viene invitato a Bruxelles presso il Parlamento Europeo a tenere una relazione in occasione del convegno "Laicità e Religioni nell'Unione Europea: le emergenze Francia, Italia e Spagna".
Pietro Prini trascorre gli ultimi cinque anni di vita accanto alla famiglia a Pavia, dove si spegne il 28 dicembre 2008. E' sepolto nella tomba di famiglia a Belgirate.